Category Archives: Geopolitica

Analisi e carte sulla politica estera, l’economia e l’attualità internazionale.

AMAZONAS

L’Amazzonia è una vasta regione geografica del sud-America che si estende su 9 paesi. Dalla Colombia alla Guayana Francese Attraversando il Brasile per la maggior parte (60%), è attraversata nella quasi sua interezza dal Rio delle Amazzoni e dai suoi affluenti non meno grandi. Una biodiversità enorme, 60 mila specie protette, ma soprattutto ancora lugo di residenza dei nativi, di cui il ceppo più numeroso sono i Guarani e Murui in Brasile che si stima che vi vivano da 2500 anni. Questo naturalmente deve far riflettere noi occidenatli bianchi. Che riteiamo di avere scoperto l’America.


Amazzonia, meravigliosa

Amazonas Barcos

Le popolazioni native del Brasile hanno una antichissima tradizione, ed una cultura del saper fare molto speciale. In particolare sono espertissimi nella gestione delle erbe che usano in tutte le forme, da preparazioni medicali alla cosmetica. Essenziale nel mantenimento dell’igiene che per i nativi è un Must. Tenuto conto che chiamano gli occidentali bianchi Suji (sudici) fino ad oggi.

Ho intrapreso questo viaggio da molto giovane. Profittando di alcuni interessi di lavoro che avevo nell’area. L’amazzonia si può viaggiare o in Barca o attraverso la Foresta Pluviale praticabile solo dagli esperti. Pertanto ho scelto Manaus come area di partenza per arrivare fini a Macapà, capitale dello stato di Amapa in barca, incrociando Santarem. Siamo in un area dove il grande fiume riceve molti affluenti, e che poi finisce nell’oceano attraverso un enorme estuario. Sono circa Mille Km di fiume e non c’è un servizio di traghetti che congiunge pertanto chi vuole affrontare questa esperienza deve organizzarsi o meglio arrangiarsi. io ho scelto di fare buona parte del viaggio per circa 20 ore con rimorchiatore fluviale. Eravamo io il pilota ed un cane.

Attraversando il fiume Negro con barca è possibile raggiungere il villaggio di Paricatuba; mentre in canoa si possono esplorare i piccoli affluenti del fiume Negro per pescare i piranha. Parti dopo il tramonto per vedere alligatori e altri nottambuli nella giungla. Cammina attraverso la foresta con una guida naturalistica per conoscere le piante medicinali e i loro usi tradizionali. Impara i metodi tradizionali di coltivazione durante una visita a una tribù indigena locale, i Caboclos.

ATTRAVERSO AMAZZONIA + RIo AMAZZONI


Amazonas Santarem


Nativi Guranì





INCONTRO INDIOS GURANI AMAZONAS



ATTRAVERSAMENTO DEI FUROS A TEFE , PROBLEMI CON LA BARCA

  • TUTTO PALESTINA

    TUTTO PALESTINA

    UNA RICOSTRUZIONE COMPLETA DI QUANTO è SUCCESSO IN PALESTINA DAGLI ANTIPODI


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    Proposta Turismo Governo

    Proposta Al Governo Renzi:Strategie Sviluppo Turistico Italia Relatore e progettista. Salvatore Bulgarella Analisi situazionale Nonostante l’immenso patrimonio artistico culturale, la varietà delle risorse paesaggistiche e gastronomiche, il turismo nel nostro paese stenta  a porsi come motore prioritario dello sviluppo economico e malgrado i significativi incrementi degli ultimi anni, l’Italia si posiziona nel 2016 solo all’ottavo…


  • Occidente Violento

    Occidente Violento


  • Mozambico Paradiso

    Mozambico Paradiso

    Mozambico in Africa Meridionale, la cui estesa costa sull’Oceano Indiano è caratterizzata da popolari spiagge, come quella di Tofo, e da parchi marini in mare aperto. Dell’arcipelago Quirimbas, un gruppo di isole coralline che si estendono per 250 km, fa parte Ibo: Più a sud, nell’arcipelago Bazaruto si trovano meravigliose barriere coralline La capitale è Maputo.…


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  • IL PENSIERO

    IL PENSIERO

    L’infinito è immenso e non ha dimensione Ma il pensiero può percorrerlo in un attimo E dargli la forma che vuole Salvatore Bulgarella


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    L’armonia; e la regolarità rappresentano delle categorie semplici di maniera L’rregolarità invece sottolinea l’inquetudine latente, una verità diversa ma non per questo arbitraria. Salvatore Bulgarella – Visita il Mio Blog


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    Trip Notes (Inside Mozambique1)

    Il Mozambico è un Paese dell’Africa Meridionale, la cui estesa costa sull’Oceano Indiano è caratterizzata da popolari spiagge, come quella di Tofo, e da parchi marini in mare aperto. Dell’arcipelago Quirimbas, un gruppo di isole coralline che si estendono per 250 km, fa parte Ibo: quest’isola, ricoperta di mangrovie, ospita rovine di epoca coloniale sopravvissute…


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    Mission Libya The Truth

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    CURRICULUM  CV French

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  • INTERFERENZE CLIMATICHE

    INTERFERENZE CLIMATICHE

    FIORI PER TUTTI FIORI PER SEMPRE; PROFUMI SPECIALI Lasciatevi INEBRIARE. i profumi , le essenze fanno parte del nostro quotidiano. sono l’essenza della vita i Wakkari li regalano a tutto il mondo in abbondanza Questo articolo esamina il processo di rovesciamento di governi sovrani attraverso colpi di stato militari, atti di guerra, sostegno a organizzazioni…


  • U circulu

    U circulu

    Ieri sera mi hanno invitato a circolo anziani di Pietre tagliate. Come Ospite d’onore. Eravamo 3 in tutto. Ficimu na gran mangiata di cipuddi arrustuti e pani duru E dopo ¾ pirita saporose nassittamu a parlari cu rosolio mmanu. <Figghiu meu> mi rissi taliannumi strittu strittu nall’occhi u zu Angiulino “u carvunaru”, Puru si tu…


  • RADICIDEL MALE 2

    RADICIDEL MALE 2

    La guerra non dichiarata dell’America al Pakistan Il Paradossistan di Clinton: troppo bello per essere vero È stata una performance relativamente impeccabile. Con Washington bloccata nella sua revisione dell’Afghanistan e le città del Pakistan sotto bombardamento, il Segretario di Stato Hillary Clinton è atterrato in un Pakistan ostile nell’ottobre 2009 per un’autoproclamata  missione di propaganda . Accolta…


GUERRE DIMENTICATE

Siria, Congo, Yemen e Corno d’Africa. Sono tanti i conflitti dimenticati offuscati dalla guerra in Ucraina. Eppure nel mondo si continua a combattere. Oggi si contano oltre 20 conflitti attivi, buchi neri che generano instabilità e che possono ingrandirsi con conseguenze devastanti

Conflitti ad alta o bassa intensità, lotte al terrorismo, colpi di stato e guerre civili. I riflettori sono puntanti sulla guerra che si combatte in Ucraina, distratti, per appena qualche settimana, dall’annosa questione di Taiwan: dove caccia e navi da battaglia continuano ad essere mobilitati in attesa di una grande invasione cinese che forse non avverrà mai. Eppure in Etiopia, Yemen, Sahel, Nigeria, Afghanistan, Libano, Sudan, Haiti, Colombia e Myanmar si combatte. Tutti i giorni.

Sono le guerre dimenticate. Quelle che da Noi non fanno o non fanno più notizia ma sono egualmente importanti da ricordare nella visione d’insieme di uno scacchiere geopolitico sempre più intricato e complesso. Perché ovunque si combatta un guerra, si trovano interessi e sfere d’influenza, obiettivi strategici e finanziatori occulti, vendite o traffici di armi e materie prime o terre rare da privare o nazionalizzare; e in fine future black operation e future missioni di peacekeeping dove contingenti internazionali rischiano di rimanere “impantanati” fino al punto di trascinare un intero Paese, o peggio un’intera alleanza, in una guerra che nessuno potrebbe più dimenticare.

Secondo i dati più aggiornati, attualmente sono 23 i conflitti ad alta intensità “attivi” nel mondo. A questi vanno sommate centinaia di tensioni che posso esplodere in una guerra civile o insurrezione da un momento all’altro. Armed Conflict Location & Event Data Project, organizzazione no-profit americana che vanta tra i suoi sostenitori il dipartimento di Stato degli Stati Uniti e diversi governi europei, le principali “dispute” territoriali che sono sfociate o rischiano di sfociare in conflitti convenzionali ad alta intensità riguardano: l’Ucraina e le repubbliche auto-proclamate di Donbass e Lugansk dopo l’invasione voluta da Mosca; il Nagorno Karabakh dove Armenia e Azerbaijan stanno raggiungendo una pericolosa escalation; la Turchia nella “fascia cuscinetto” dove è presente l’etnia Curda e l’infinito scontro tra israeliani e palestinesi lungo la Striscia di Gaza e nei territori contesi della Cisgiordania (anche noti come West-bank,ndr). Lo scontro che si sta consumando in Etiopia tra il governo etiope e i combattenti affiliati al Fronte popolare di liberazione del Tigray per ottenere il controllo dell’omonima regione.

Il colpo di coda dei talebani in Afghanistan, la prosecuzione della guerra civile in Siria per sovvertire il governo presieduto a Assad figlio, l’interminabile conflitto libico tra i governi posti di Tobruk e Tripoli sono considerate guerre civili ancora attive. Anch’essi passate in secondo o terzo piano nonostante il delicato scenario che ha visto coinvolte spedizioni militari statunitensi, britanniche, francesi, e russe. Senza contare l’impiego di contractors, consulenti militari di vario genere e semplici addestratori (anche se apparteniti alle forze speciali, ndr). Ma come dimenticare la guerra civile in Yemen? Scoppiata all’inizio nel 2015 tra la coalizione governativa appoggiata dall’Arabia Saudita e i ribelli Houthi, filo-iraniani.

Se in Iraq, dopo due guerre del Golfo e un’occupazione militare più che duratura, si registra ancora un’instabilità politica animata da sporadici attentati mossi dagli estremisti islamici, è nella fascia del Sahel che una guerra dimenticata con la costellazione di movimenti paramilitari fondamentalisti rischia di gonfiarsi fino a trascinare interi eserciti occidentali in una guerra che ricorderebbe il dramma dell’Afghanistan. Particolarmente critico il teatro del Mali, ex-colonia francese.

Preoccupanti e abbandonate al tetro dimenticatoi, sono gli scontri etnici che si consumano in Burkina Faso e nella Repubblica Democratica del Congo; le guerre o guerriglia condotte contri i militanti islamici di al-Shabaab in Somalia e Kenya; la guerriglia condotta contro Boko Haram in Nigeria; la guerra civile nel Sudan e nel Sud del Sud, dove i gruppi ribelli sono particolarmente attivi nel Darfur. E poi ancora scrontri in Angola, Mozambico, Congo. Sopressioni dei movimenti ribelli e militanti islamisti ancora in Egitto, nel Myanmar, in Daghestan e Cecenia come nelle Filippine. La guerra tra bande armate ad Haiti e quelle mosse ai cartelli della droga in Sud America. Guerre veramente dimenticate. Dove vecchie potenze e nuovi fermenti si incrociano nella salvaguardia di nuove e vecchie sfere d’influenza, religioni arcaiche e riti tribali, giacimenti di diamanti e terre rare che troveranno nuove rotte commerciali. E ancora territori da contendersi, dove la guerra non può neanche essere immaginata considerato il calibro dei belligeranti che vi prederebbero parte: Alaska o Mar Cinese Meridionale. Altri teatri che per guardare all’Ucraina, abbiamo momentaneamente accantonato.

Sono forse quelli i punti caldi più pericolosi e temibili di tutti. Punti geografici e remoti come la regione del Kashmir. Che vede contrapposte a causa delle delle tensioni mai sopite India e Pakistan. Entrambe potenze nucleari pronte e premere il dito sul bottone. È eccessivamente caustica eppure adeguata infatti, la conclusione potremmo rivolgere a coloro che fin troppo spesso, nel considerare esclusivamente minacce vicine e sulla bocca di tutti come ad esempio il climate-change, ribadendo come ogni decisione debba considerare “l’intero insieme delle cose” e non meno i conflitti in corso nel nostro martoriato pianeta. Poiché il cambiamento di delicati equilibri nella ricerca di prolungare la vita sul nostro bel pianeta, potrebbe al contrario costringere alla morte violenta migliaia di persone. O addirittura accorciarla drasticamente – se non si tiene conto degli interessi specifici di super potenze che con un first e second strike nucleare potrebbe riportarci alla preistoria in una manciata di ore.

DIVERSI

COME MASSACRIAMO IL CONGO

Alto Congo confine RWANDA

Le multinazionali Europee Russe, Americane e Cinesi hanno sede in RWANDA. CREANO LE BANDE GUERRIGLIERE NELLE MINIERE a confine del Congo. per il controllo dei loro siti. LE BANDE assumono una sigla terroristica. Requisicono i bambini nei villaggi se si rifiutano ammazzano le madri. ILCOLTAN è ISTANTANEAMENTE radioattivo, I bambini si ammalano in pochi mesi

Transizione Ecologica… Gli stronzi che comprano auto a batteria sono gli stessi che piangono le morti in mare di questi poveri cristi

Coltan Congo

Queste sono le condizioni di estrazione del coltan nella RDC. È così che l’Africa viene derubata alla cieca.

COLTAN CONGO

DELTA DEL NIGER

peggio dei campi di fuoco milioni di ettari di un Paradiso terrestre autentico. LI abbiamo fatti diventare un inferno. Con la popolazione costretta a fuggire a causa di tutte le malattie, dal tumore ai polmoni a tutto quello che si puà immaginare. Dei veri e propri crimini umanitari

Che cosa è l’OPL245

Nigeria – Il caso ENI/OPL 245. La dimensione dell’Affare. La dimensione della presunta tangente. La dimensione dei territori Grande 3 volte la SICILIA. IL PROCESSO PER CORRUZIONE SI COMPLETA CON ASSOLUZIONE AGIP

Lo scorso fine luglio, la Procura della Repubblica di Milano e il governo nigeriano hanno fatto appello alla sentenza di assoluzione con formula piena di tutti gli imputati della vicenda Opl 245 pronunciata dal settimo collegio del tribunale il 17 marzo 2021. Fra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, quindi, si celebrerà un processo d’appello sempre a Milano.

In attesa che anche i procedimenti in Nigeria e in Olanda seguano il loro corso, abbiamo provato a fare un po’ d’ordine sulla complessa vicenda di presunta corruzione che vedeva coinvolti l’Eni, il gigante petrolifero anglo-olandese Shell e loro top manager. Partendo dalla lontana genesi di questa storia, mettiamo in fila i fatti. è l’immenso blocco petrolifero acquisito nel 2011 dalle oil major Eni e Shell, una sorta di Eldorado offshore dell’oro nero.

OPL245 è il più grande blocco petrolifero della Nigeria, situato nel Golfo di Guinea, a 150 chilometri al largo della costa. Consta di due campi petroliferi, Etan e Zabazaba, con riserve stimate e mai provate fino a 9 miliardi di barili di petrolio. Secondo la multinazionale anglo-olandese Shell le riserve accertate e i gas condensati associati ammontano a meno di un miliardo di barili equivalenti, ma l’esplorazione dei due campi non è stata ancora completata.

Una vicenda giudiziaria nata per caso

Subito dopo la firma dell’accordo nell’aprile 2011, il mediatore russo Ednan Agaev si rivolge a un tribunale di New York per richiedere il pagamento di 65 milioni di dollari di commissione dalla Malabu per l’intermediazione svolta. Il giudice lo rimanda alla Corte di Londra, ma la citazione viene pubblicata. Quindi anche il mediatore nigeriano Emeka Obi a Londra fa causa alla Malabu chiedendo ben 215 milioni di dollari, che un giudice congela sul conto fiduciario del governo nigeriano alla JPMorgan di Londra, dove Eni aveva versato 1,1 miliardi di dollari. Dopo due tentativi falliti di spostare i soldi pagati per la licenza in Svizzera e poi in Libano su un conto di una società diversa dalla Malabu, ma collegata al console italiano in Nigeria Gianfranco Falcioni, alla fine 801 milioni di dollari ancora liberi sono trasferiti alla Malabu in Nigeria.

Alla fine del 2012, si svolge la causa tra la Energy Venture Partners  di Obi e la Malabu di Etete e i verbali del processo vengono resi noti. Nel 2013, ReCommon e alcuni suoi partner inglesi presentano un esposto alla Procura di Milano, alla Metropolitan Police di Londra, al dipartimento di Giustizia e alla Security and Exchange Commission negli Usa. Da questi esposti partono varie indagini. Obi vince la causa in via definitiva e sorprendentemente gli vengono assegnati 110 milioni di dollari di commissione, denaro che sposta subito in Svizzera. Nel 2014, la Procura di Milano riesce a sequestrare la rimanenza sul conto di Londra e anche i soldi in Svizzera. Le indagini vanno avanti e l’FBI riesce a tracciare tutti gli spostamenti di denaro in dollari. Nel 2015, le autorità inglesi chiudono il caso, ma in Nigeria cambia il governo e così parte una valida cooperazione con l’Italia sul caso. Sono tracciati tutti gli spostamenti degli 801 milioni di dollari arrivati nel Paese: più di mezzo miliardo era finito alle società dell’imprenditore Aliyu Abubakar, vicino al governo Jonathan. Il resto ad Etete, che si lancia in spese smodate e salda debiti passati. Nel 2015, sempre da un esposto di ReCommon e dei suoi partner, nasce un’inchiesta su Shell e i suoi manager anche in Olanda. Nel febbraio del 2016, un raid congiunto della polizia olandese e della guardia di finanza italiana nella sede centrale della società all’Aja porta al sequestro di numerose prove. Allo stesso tempo il governo nigeriano muove un’azione civile di asset recovery contro la Malabu a Londra e riesce a farsi assegnare gli 85 milioni di dollari sequestrati. Nel 2017 Adoke Bello fa causa contro il nuovo ministro della giustizia per fermare l’indagine penale in Nigeria, che però continua. Nel dicembre del 2017 si materializza il rinvio a giudizio con l’accusa di corruzione internazionale da parte della Procura della Repubblica di Milano. Corruzione internazionale è una tipologia di reato diverso da corruzione “domestica”, in quanto emana dal dettato della Convenzione OCSE contro la corruzione di pubblici ufficiali stranieri, recepito nel nostro codice penale.

Il video è Molto esplicativo

NIGER OPL245

LA GRANDE EROINA ADAMA AFRICA

AFGHANISTAN DOPO LA CIVILIZZAZIONE

Afghanistan

FESTA PRIMAVERA AFRICANA DURA 30 Giorni

FESTA DELLA PRIMAVERA AFRICANA

AFRICA 2043


Un giorno qualcuno lo spieghera

QUALCUNO SA SPIEGARLO^?????

Aisha Gaddafi Foundation

Gheddafi International Foundation for Charity Associations

nota anche come GIFCA, era un’organizzazione internazionale non governativa ( ONG) situata nella capitale libica Tripoli , con sede nella capitale libica e succursali nelle , Filippine e Sudan . GICDF è stata fondata nel 1998 dopo la firma del suo statuto a Ginevra , Svizzera . Il presidente della Fondazione era Saif al-Islam Gheddafi , figlio dell’ex leader libico Muammar Gheddafi . In seguito gestita interamente da Aisha Gaddafi

Gli obiettivi del GICDF sono:

  • sostenere gli sforzi delle società associate e coordinarne le attività;
  • sostenere il principio del volontariato per il benessere della società e la tutela dei diritti umani ;
  • sostenere la creazione di nuove ONG basate sul volontariato che realizzeranno progetti e attività a beneficio della società;
  • sostenere i segmenti vulnerabili della società;
  • collaborare con le organizzazioni assistenziali per l’eliminazione della povertà;
  • creare consapevolezza del lavoro sociale e umanitario attraverso attività di informazione pubblica a livello nazionale e internazionale; e,
  • rafforzare la cooperazione con organizzazioni internazionali e regionali con obiettivi simili.

ATTIVITA’ DELLA FONDAZIONE

Progetti sulle risorse naturali, programmi informatici per bambini africani e progetti di sviluppo in Ciad , Niger , Pakistan e Burkina Faso .

Panarabismo

 introdurre un “gold-standard” africano, legando nel contempo la nuova moneta al prezzo del petrolio. Ma c’è anche chi è convinto che l’intervento in Libia sia dovuto a questioni di valuta, ed in particolare al progetto di Gheddafi di introdurre il dinaro d’oro, una moneta unica per tutta l’Africa, fatta in oro, il vero parametro della ricchezza. 

Gheddafi non ha mai rinunciato all’idea. Nei mesi che hanno preceduto l’intervento militare ha invitato gli stati africani e musulmani ad unirsi per creare questa nuova moneta, in competizione con il dollaro e con l’euro. Avrebbero venduto il petrolio e le altre risorse a tutto il mondo, solamente in cambio di dinari d’oro. 

Una tale idea farebbe cambiare gli equilibri economici mondiali. La ricchezza di un paese dipenderebbe dalle quantità d’oro che possiede, e non dai dollari che scambia. E la Libia possiede 144 tonnellate di oro. Il Regno Unito ne ha il doppio, ma ha una popolazione dieci volte maggiore.

ANTHONY WILE: Se Gheddafi aveva l’intenzione di cambiare il prezzo del petrolio, e di qualunque altra cosa il paese vendesse sui mercati globali, accettando qualcosa di diverso come moneta, oppure introducendo il dinaro d’oro, una mossa di quel tipo non sarebbe stata certo gradita alle attuali elite di potere, che sono incaricate di gestire le banche centrali nel mondo. Quindi è chiaro che una cosa del genere avrebbe causato la sua eliminazione immediata, insieme alla necessità di creare altre motivazioni per rimuoverlo dal potere. 

LAURA EMMETT: È già accaduto altre volte. Nel 2000, Saddam Hussein aveva annunciato che il petrolio iracheno sarebbe stato venduto in euro, non in dollari. C’è chi dice che le sanzioni e la susseguente invasione siano nate dal fatto che gli americani volessero impedire ad ogni costo che l’OPEC adottasse l’euro nel mercato del petrolio per tutti i suoi paesi membri.

L’oro inglese è depositato in un caveau di sicurezza da qualche parte sotto la Banca d’Inghilterra. Come nella maggioranza dei paesi moderni, non ce n’è abbastanza da metterlo in circolazione per tutti. La cosa è diversa nei paesi come la Libia e molti stati del Golfo. Il dinaro d’oro metterebbe le nazioni africane e mediorientali ricche di petrolio in grado di dire ai loro clienti assetati di energia: “Spiacenti, ma il prezzo è salito, e vogliamo essere pagati in oro”.

C’è chi dice che gli Stati Uniti e i loro alleati della NATO non avrebbero letteralmente potuto permettere una cosa del genere.

La nuova Moneta panafricana: il motivo per cui eliminarono ‪Gheddafi‬

(L-R) Libyan leader Moamer Khadafi’s daughter Aisha Moamer al-Khadafi, Pakistani First Lady Begum Fauzia Yousuf Raza Gilani, Syrian First Lady Asma al-Assad, Qatari second wife of Sheikh Hamad bin Khalifa Al Thani Nasser Al-Missned, Emine Erdogan, wife of Turkish Prime Minister Recep Tayyip Erdogan, Queen Rania of Jordan, Lebanese First Lady Wafa Sleimane and Azerbaijan Parliament Vice President Bahar Muradova pose for a picture before the meeting of spouses of the heads of state of government in Istanbul, on January 10, 2009. Wives of political leaders of several countries met in Istanbul in support of Gaza. AFP PHOTO/BULENT KILIC (Photo credit should read BULENT KILIC/AFP via Getty Images)

Libia, nuove rivelazioni Dalle mail desecretate di Hillary Clinton emergono nuovi brandelli di verità sui bombardamenti francesi del 2011: Parigi voleva far fallire il progetto di Gheddafi di creare una nuova valuta panafricana alternativa al franco Cfa utilizzato da 14 paesi dell’area Françafrique. E se i bombardamenti francesi alla Libia gheddafiana, del marzo 2011, non fossero

L’introduzione del Dinaro, avrebbe riscritto tutto l’assetto monetario Africano, scalzando ovviamente il CFA e danneggiando gli interessi ed i possedimenti  Francesi.

Potere, energia, petrolio e soldi, sono stati le vere ragioni  che hanno mosso parte del Mondo a dichiarare guerra a Gheddafi, dando inizio  però ad un disastro  che ha trascinato nel caos la Libia, con gravi ripercussioni sui problemi immigrazione.

Una storia tutta da riscrivere, la politica Francese che prima ha armato Gheddafi per poi scaricarlo, ma  anche per il non ancora chiarito, in assoluto, il presunto finanziamento di 50 milioni di Euro, che avrebbe ricevuto Sarkozy, per la sua campagna Presidenziale.

Con l’intento di creare la nuova moneta, Gheddafi accumulò una riserva aurea molto importante. Secondo i dati del Fondo Monetario Internazionale, nel 2011 le riserve auree in Libia ammontavano ad oltre 140 tn.

Braccato e meno potente, nel 2017 Gheddafi riuscì comunque a spostare parte delle riserve auree, per oltre 8 miliardi di oro, verso il Sud Africa, il Kenia ed il Burkina Faso.

Uno dei tesori  forse più consistenti, più misteriosi e nascosti  al mondo,  introvabile ed inafferrabile.

L’intervento armato contro Gheddafi, spinto soprattutto dalla Francia, mise fine al Regime Libico ed alla vita del Colonnello Gheddafi, il 20 ottobre del 2011.

Un immenso quantitativo d’oro  a metà tra mito, fantasie  e depositi sparsi in diverse Nazioni, la maggior parte in Svizzera ed in Belgio.

Una vera caccia al tesoro che da anni si cerca di stanare.

Intrighi tra importanti Istituti Bancari internazionali, Ambasciate, diplomatici e Governi che hanno scoperchiato creste e commissioni illegali sulle varie transazioni commerciali  di  gas e petrolio.

Confinvest intende creare una nuova moneta legata all’oro, magari denominandola  “Eurogold”?

NO….., assolutamente no!

Ci accontentiamo di utilizzare l’oro (monete e lingotti) a favore della Clientela che cerca di salvaguardare il proprio potere d’acquisto ed a difesa, da tempo lo affermiamo, del fenomeno inflattivo, che sta galoppando velocemente in tutta Europa.

Pertanto oro fisico, in misura di un buon 15 – 20%  sul  mobiliare posseduto a difesa e garanzia dei faticosi risparmi, accantonati in tanti anni di lavoro.

La mia domnda a questo punto è:

La Libia poteva salvarsi? La mia risosta è Ovvia. Assolutamente NO.



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  • CURRICULUM CV French

    CURRICULUM  CV French

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  • Wiki Leaks Cablo

    Wiki Leaks Cablo

    Cablo Decriptato relativo alle posizioni del Governo Berlusconi Cablo Decriptato relativo alle posizioni del Vaticano Cablo Relativo al Gas Russo in Ucraina Interruzione 2009 Vaticano Cablo Relativo al governo Italiano. Saragat, Craxy PER CAPIRE. LE GUERRE DI PACIFICAZIONE Già dal 2008 I ragazzi Boy scout dei WAKKARI, giocavano, a guardia e Ladri Nella repubblica di…


  • Wiki Leaks Assange

    Wiki Leaks Assange

    I cablo della diplomazia USA, rivelati da #WikiLeaks 1. Per spiegarvi la questione del folle aumento della spesa militare dell’Italia al 2% del PIL, per cui gli USA hanno fatto pressioni continue e i nostri governi di destra e sinistra hanno resistito a lungo. Userò i cablo della diplomazia USA, 2. sottolineo che i cablo della…


  • Villa Silini Zliten (Libye)

    Villa Silini  Zliten	 (Libye)

    Silin, à quelques kilomètres de Leptis Magna, est une villa maritime avec des fondations à même la plage. Elle a été découverte, parfaitement conservée sous les dunes, en 1974. Avec plus de 20 pièces et de nombreuses mosaïques, c’est une des villas les mieux aménagées d’Afrique du Nord. Les exceptionnelles mosaïques polychromes du IIe s.…


AISHA $ fAMILY

La gente la conosce così

Elegante molto occidentale la Claudia Shiffer d’africa come veniva nominata. Sposò … in un matrimonio principesco durato 3 giorni.

Ma era molto diversa

“Sto in piedi di fronte a questa casa silenziosa dove vent’anni fa la mia infanzia fu fatta a brandelli e i miei giocattoli distrutti. Nel 1986 fui svegliata dal tuono delle bombe e dei razzi e dalle grida dei miei fratelli, gli americani, su ordine del presidente Ronald Reagan, bombardavano casa mia;

Sotto le macerie della rimase uccisa, secondo mia sorella la piccola Hana, di solo sedici mesi. Ma oggi curiamo le nostre ferite e stringiamo la mano a chi è qui con noi stanotte. Sï alla pace, no alla distruzione”.

Aisha era e rimane una grande donna, madre, semplice, colta, umana, che si è prestata anche in politica di malavoglia ma ottenendo eccellenti risultati

Ayesha al-Gaddafi è un’avvocata libica, unica figlia femmina di Muʿammar Gheddafi e di Safia Farkash, ha sei fratelli e un fratellastro nato dalla prima moglie di suo padre.

Laureatasi alla Sorbona di Parigi, nel luglio 2004 ha fatto parte del team di avvocati difensori di Saddam Hussein.

Ma è con il suo ritorno in patria che Aisha mostra tutta la sua Umanità, il suo valore. la sua determinazione.

Prendendo in mano la gestione internazionale del paese, i rapporti con i paesi vicini, ma soprattutto creando AISHA CHARITABLE FOUNDATION, una Organizzazione Umanitaria, che si prende cura di tutte le problematiche sanitarie dei paesi confinanti.

In questa Veste Aisha è letteralmente adorata dalle popolazioni Vicine

Aisha Gheddafi contro Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico

Il 7 giugno 2011, Aisha Gheddafi, figlia del leader libico Muammar Gheddafi, ha presentato una denuncia contro la NATO in Belgio. Ha sostenuto che il bombardamento della NATO a Tripoli il 30 aprile 2011 ha ucciso sua figlia, suo fratello e altri membri della famiglia. Aisha Gheddafi ha affermato che le forze della NATO hanno attaccato specificamente l’edificio che non è stato utilizzato a sostegno di alcuna azione militare. Ha affermato che i bombardamenti costituivano crimini di guerra.

Il 27 luglio 2011, i pubblici ministeri belgi hanno annunciato che si rifiutano di indagare sulla denuncia sulla base dell’assenza di collegamento tra le vittime o gli imputati e il Belgio. 

Nel 2006 ha sposato Ahmed al-Gaddafi al-Qahsi , cugino di suo padre e colonnello dell’esercito. Suo marito è stato ucciso nel bombardamento del 26 luglio del complesso di Gheddafi. Hanno avuto tre figli prima della caduta del regime, uno dei quali è stato ucciso insieme a uno dei suoi fratelli in un attacco aereo della NATO.

 Le autorità algerine hanno confermato che ha dato alla luce il suo quarto figlio, una bambina, il 30 agosto 2011, poco dopo essere arrivata lì dopo essere fuggita dalla Libia con altri membri della famiglia Gheddafi.

Aisha Charitable Foundation

E’ Attraverso la fondazione umanitaria che Aisha rivela la sua vera natura manageriale ed umanitaria. In questa veste La figlia del dittatore ricopre la carica di ambasciatrice di buona volontà per le Nazioni Unite. HIV

Visitare il post per comprendere la attività svolta da Aisha a favore delle popolazioni deboli africane

Maori

Risultati immagini per maori samoa

I Māori sono una popolazione di stirpe polinesiana, insediatasi in Nuova Zelanda intorno al 900 d.C. Il nome significa “normale”, in contrasto agli “invasori” inglesi definiti da questo popolo come pakeha.

Oggi, la popolazione Maori è di oltre 500,000 individui, cioè circa il 15% della popolazione della Nuova Zelanda. Più del 95% vive nell’Isola del Nord (dati raccolti nell’ultimo censimento datato 2012).

Maori, samoano e hawaiano sembrano simili a causa del loro comune retaggio culturale. Condividono la stessa cultura, tradizioni e credenze, tuttavia, non parlano la stessa lingua e hanno alcune caratteristiche che li distinguono l’uno dall’altro.

Samoano, hawaiano e maori sono tutti polinesiani . Appartengono tutti a diverse isole della Polinesia. I samoani sono i nativi delle Samoa, i Māori sono gli antichi abitanti della Nuova Zelanda e gli hawaiani sono i primi abitanti delle Hawaii.

Le Hawaii si trovano nella parte settentrionale della Polinesia, mentre la Nuova Zelanda si trova nella parte sud-occidentale. Tuttavia, Samoa è nell’ovest della Polinesia. Pertanto, le loro lingue differiscono leggermente l’una dall’altra. La lingua hawaiana ha somiglianze sia con le lingue samoane che con quelle maori. Tuttavia, entrambe queste lingue, cioè samoano e maori, sono piuttosto diverse l’una dall’altra.

I polinesiani sono un gruppo di persone native della Polinesia (le isole della Polinesia), una vasta area dell’Oceania nell’Oceano Pacifico. Parlano lingue polinesiane, che fanno parte della famiglia della sottofamiglia oceanica della lingua austronesiana.

I polinesiani si sono diffusi rapidamente attraverso la Melanesia, consentendo solo un miscuglio limitato tra austronesiani e papuani, secondo lo studio.

Cose che devi sapere sulle lingue polinesiane

Le lingue polinesiane sono un gruppo di circa 30 lingue che appartengono al ramo orientale o oceanico di una famiglia di lingue austronesiane e sono più strettamente legate alle lingue della Melanesia e della Micronesia.

Le lingue polinesiane , che sono parlate da meno di 1.000.000 di persone in un’enorme porzione dell’Oceano Pacifico, sono molto simili, dimostrando che si sono appena disperse negli ultimi 2.500 anni da un centro originario nell’area di Tonga-Samoa.

La maggior parte degli esperti concorda sul fatto che esistono circa trenta lingue polinesiane. Nessuno è parlato da più di 500.000 persone e solo circa la metà è utilizzato da un migliaio o meno di individui. Maori, tongano, samoano e tahitiano sono le lingue con il maggior numero di madrelingua.

Nonostante la crescente concorrenza del francese e dell’inglese, molte lingue polinesiane non corrono il rischio di estinguersi. Anche se nel diciannovesimo secolo ci fu un significativo attrito tra i madrelingua maori e l’hawaiano, queste lingue sono ancora usate da molte persone in tutto il mondo.

Chi sono i samoani?

Le persone che appartengono a Samoa sono conosciute come Samoans . I samoani sono polinesiani legati alle popolazioni indigene della Polinesia francese, della Nuova Zelanda, delle Hawaii e di Tonga.

Samoa è un gruppo di isole della Polinesia a circa 1.600 miglia (2.600 chilometri) a nord-est della Nuova Zelanda, nell’Oceano Pacifico centro-meridionale. Le 6 isole alla longitudine orientale 171° O costituiscono le Samoa americane, inclusa Tutuila (una dipendenza degli Stati Uniti).

Samoa è composta da nove isole abitate e 5 non occupate a ovest del meridiano ed è una nazione autonoma dal 1962. Nonostante le preoccupazioni delle Samoa americane , il paese è stato ribattezzato semplicemente Samoa nel 1997, che prima era conosciuto come Samoa occidentali.

I polinesiani (molto probabilmente da Tonga) arrivarono sulle isole Samoa circa 1000 anni fa. Secondo diversi esperti, le Samoa divennero la patria ancestrale dei viaggiatori che abitarono gran parte della Polinesia orientale intorno al 500 d.C.

Lo stile di vita samoano, noto come Fa’a Samoa, si basa sulla vita in comune. La famiglia allargata è l’unità più basilare della struttura sociale. (è noto come Aiga in lingua samoana).

Nonostante anni di intervento straniero , la maggior parte dei samoani parla correntemente la lingua samoana (Gagana Samoa). Tuttavia, la maggior parte dei samoani americani parla inglese.

Circa la metà della popolazione è affiliata a una delle numerose fedi protestanti, la più grande delle quali è la Congregational Christian Church.

Chi sono gli hawaiani?

I residenti polinesiani indigeni delle isole hawaiane sono conosciuti come i nativi hawaiani, o semplicemente hawaiani. Le Hawaii furono fondate circa 800 anni fa con l’arrivo dei polinesiani, presumibilmente dalle Isole della Società. 

Gli immigrati si sono gradualmente allontanati dalla loro nazione natale, formando una cultura e un’identità hawaiana separate. Ciò ha comportato la costruzione di centri culturali e religiosi, necessari per le mutate condizioni di vita e una necessità per un sistema di credenze organizzato.


Maputo (Mozambico) Wedding Notes

Impressionante, il mix di culture e di sensazioni, africane, asiatiche, portoghesi, arabe che puoi respirare in Mozambico. Racchiuso in una costa infinita di mare cristallino, acqua da bere e poi ricco di tutte le meraviglie che la natura può offrire. Laghi colline verdeggianti, atmosfere Una esprienza mozzafiato tutta da gustare. il governo sta investendo molto per sviluppare il turismo e numerosi investitori stranieri hanno costruito e costruiranno strutture turistiche di buon livello. La rete stradale al momento è ancora carente pertanto spostarsi con l’auto a noleggio è consigliabile solo ai viaggiatori più esperti, alternativamente è possibile noleggiare un’auto con autista locale.

Maputo Wedding

Maputo capitale è divenuta una metropoli dopo la rivoluzione che ha fatto urbanizzare nel bene e nel male ma creando tuttavia una varietà di luoghi sempre differenti e di culture che convivono, oggi pacificamente.

Le persone che incontri sono fantastiche e accoglienti, mentre la cittàè sempre divertente Ricchissima di edifici portoghesi ancora datati nel periodo della colonizzazione, Maputo offre atmsfere indimenticabili, Spiagge indimenticabili, le fantasie delle capulane, la musica mozambicana, i balli dei bambini, i tamburi, gli shapa, l’oceano, le piogge, la notte, la luna splendente e così vicina, la terra rossa, MAPUTO. Da visitare il mercato del pesce, La meravigliosa stazione ferroviaria in stile coloniale. Escursioni consoigliate; da Maputo ti puoi spostare facilmente in auto, in Swaziland, per visitare i parchi incontaminati di questto preziosa piccola nazione, o in Sudafrica (poche ore austostrada) per visitare Kruger National Park. Inoltre è facile organizzare con le agenzie locali escursioni di un giorno a: Inhaca Island, riserva degli Elefanti, Spiaggia Macaneta, Bilene , pesca &snorkeling.

Salvatore Bulgarella

Consiglio la visita con un accompagnatore con auto, a chi ama la natura l’avventura e la diversità

Risalire Il Rio Delle Amazzoni

La Foresta Amazzonica è il polmone verde dell’intera Terra.

Viaggiare attraverso questo meraviglioso mondo è un privilegio unico. Complicato, per via dei visti, autorizzazioni. Faticoso, dovendo viaggiare per la foresta fluviale o i Furos, a volte con mezzi di fortuna. Straordinario per la opportunità di incontrare i Nativi Americani, che vivono pacifici nei loro villaggi lungo La garnde Madre” o i Furos del Rio.

Vi consigliamo di iniziare il viaggio da SUD, Belem, e quindi risalire il fiume atraversando Sanrander Fino a Manaus, circa 7 giorni di viaggio.

A chi volesse ripetere questa traversata sarai certamente disponibile a suggerirgli consigli di viaggio

Questo meraviglioso luogo che copre il bacino del Rio delle Amazzoni e dei suoi numerosissimi affluenti, è uno dei pochi angoli del mondo rimasti in gran parte intatti e ancora non completamente esplorati.

Rio-delle-Amazzoni-0007

Unica al mondo per la sua fittissima e impenetrabile vegetazione che ospita innumerevoli specie animali, la foresta è stata per lungo tempo il rifugio degli indios.

Entrare in questo polmone verde significa compiere un viaggio fuori dal tempo, e in un mondo lontano dall’incessante urbanizzazone contemporanea.
Le persone che decidono di inoltrarsi nella Foresta Amazzonica si ritrovano a tu per tu con se stesse e con la meravigliosa prepotenza di una natura primordiale.

Appunti di Viaggio

Salvatore Bulgarella

Amazônia


Mission Libya The Truth

Il report riguarda, la ricostruzione progressiva delle “ragioni” che hanno portato l’Occidente tramite la Nato, Compresa l’Italia all’aggressione dello stato Libico. Provocando 50 mila morti, ed un paese distrutto.

Vista di Tripoli area finanziaria e porto prima della ” rivoluzione”

Libia, quando c’era Gheddafi prima del 2008:

  1. Con la morte del colonnello libico in seguito all’intervento della Nato, in Libia si è aperta una fase di instabilità e guerra civile che di fatto ha caratterizzato gli ultimi dieci anni del paese.
  2. Oggi c’è un nuovo governo eletto sotto l’egida dell’Onu a Ginevra, in Svizzera, e ha il compito difficile di ricostruire una nazione al centro di mille contese.
  3. Ma come si è arrivati a questo punto? Ecco come è cambiato il paese in due lustri, con una serie di modifiche nello scacchiere geopolitico dell’area e un enorme flusso di migranti fuori dai propri confini.
  4. Perchè un popolo che con Gheddafi ha conosciuto un benessere inusuale, case per studenti universitari, l‘appartamento regalato alle giovani coppie di sposi, sanità completamente gratuita. Fa la rivoluzione?
  5. Siamo soltanto quattro milioni e con il novanta per cento del petrolio che resta a casa è possibile un andamento dignitoso per tutti

La Vita familiare di Gheddafi.

Qui di seguito nelle foto con la moglie Safia ed i figli: Saif al-Arab, Khamis e Muotasim Bellah.

Attualmente Il figlio Hannibale è segregato in Libano, Altri 3 figli compreso Muotasim Bellah Sterminati. Al-Saadi imprigionato a Tripoli, Saif al-Islam di cui non si conosce l’ubicazione.

Inoltre, la moglie di Gheddafi, Safia Farkash, si è rifugiata in Algeria con la figlia Aisha (oggi a Parigi ” o forse non si sa)), mentre Mohammed, il figlio maggiore di Gheddafi dalla sua prima moglie Fathia, si è trasferito in Oman.

Hana, la loro sorella adottiva, molto probabilmente morì durante i bombardamenti statunitensi di Tripoli nel 1986, e all’epoca aveva solo 4 anni.

Tutte queste non sono Opinioni, Ma la realtà che riscontrava e viveva ogni giorno, chi visitava la Libia per lavoro, per studio, o come semplice viaggiatore. Basta semplicemente conversare con i tecnici e manager di Agip per capire il livello di benessere di questo paese primo in tutto il continente Africano.


le cose terribili fatte in libia dal dittatore Gheddafi di cui nessuno parla

In Libia la casa era considerata un diritto umano naturale.
Nel Libro Verde di Gheddafi c’è scritto: ”La casa è un bisogno fondamentale sia dell’individuo che della famiglia, quindi non dovrebbe essere proprietà di altri”.

Il Libro Verde di Gheddafi è la filosofia politica dell’ex leader elaborata da Jalloud, fu pubblicato per la prima volta nel 1975 allo scopo di essere letto da tutti i Libici ed era inserito anche nei programmi nazionali d’istruzione.

L’istruzione e le cure mediche erano completamente gratuite.
Sotto Gheddafi, la Libia poteva vantare uno dei migliori servizi sanitari del Medio Oriente e dell’Africa.

SCUOLA gratis come detto a tutti i livelli

Inoltre, se un cittadino libico chiedeva di specializzarsi ad un corso di formazione all’estero, partecipare ad un Master o altro, erano previsti finanziamenti per andare a specializzarsi all’estero che comprendevano i viaggi gli alloggi, il costo dei corsi di specializzazione. Di conseguenza la classe dirigente Libica era estremamente professionale.

Gheddafi ha effettuato il più grande progetto di irrigazione del mondo.
conosciuto anche come il grande fiume artificiale, fu progettato per rendere l’acqua facilmente disponibile per tutti i Libici in tutto il Paese.

Fu finanziato dal governo Gheddafi e si dice che lo stesso Gheddafi lo abbia definito “l’ottava meraviglia del mondo”.

Tutti potevano avviare gratuitamente un’azienda agricola.

Se qualunque Libico avesse voluto avviare una fattoria, gli veniva data una casa, terreni agricoli, animali e semi, tutto gratuitamente.

LA DOMANDA. Perchè. Allora un popolo che viene super coccolato fa la rivoluzione ?

  1. Ghaddafi era un terribile Dittatore e quindi i grandi Paesi Democratici dovevano mettere fine?, ma al mondo ce ne sono altri 232 dittatori, perchè questo accanimento solo contro di lui. ?

2. Lotte intestine? fra partiti avversi? Ma nei decenni post rivoluzione non ci sono state sommosse in questo senso.

Anzi. Il popolo come detto sopra stava molto bene come riportiamo sinteticamente qui sotto.

Le madri con neonati ricevevano un sussidio in denaro.
Quando una donna libica dava alla luce un bambino, riceveva 5.000 dollari USA per sé e per il bambino.

L’elettricità era gratuita.
L’elettricità era gratuita in Libia. Ciò significa che non esistevano bollette dell’elettricità!

Benzina a buon mercato.
Durante il periodo di Gheddafi la benzina in Libia costava solo 0,14 dollari USA al litro.

Gheddafi ha innalzato il livello dell’istruzione.
Prima di Gheddafi solo il 25% dei Libici era alfabetizzato. Questa cifra è stata portata fino all’87% con un aumento del 45% dei laureati.

La Libia aveva la propria banca di Stato.
La Libia aveva una propria banca di Stato, che ha fornito ai cittadini prestiti a tasso zero per legge, e non aveva debito estero.


Ma quindi Gheddafi era un santo ?? Assolutamente no. Gheddafi era un Berbero; nato nel deserto che tentò da adulto di dare dignità al suo paese. Un paese martoriato dal colonialismo, e retto in quel momento da un re IDRIS portaborse dell’America che aveva in Libia basi militari più grandi di quelle già presenti in Turchia. Una fortezza nel mediterraneo.

Il 1º settembre 1969, Ancora giovane ufficiale, Mu’ammar Gheddafi, insieme ad un altro giovane, Abdessalam Jalloud, (l’autore del Libro Verde e della strategia politica libica nell’area internazionale e religiosa). Organizzano una sommossa militare che porta alla caduta di Re Idris.

Istituendo la “Terza Via Universale”, che al tempo stesso rifiutava capitalismo e lotta di classe a favore di un Socialismo di ISPIRAZIONE NAZIONALE. Potremmo dire il Braccio e la Mente che funziona bene per anni, con grandi riforme sociali ed economiche, fino all’arrivo in età adulta di Aisha Gheddafi, la nuova mente moderna della Libia che accelera il progetto sociale.

Aisha e Jalloud hanno lavorato insieme per il Panarabismo e per dare al paese solide strutture Democratiche.

Portrait du Commandant Abdessalam Jalloud et du Colonel libyen Mouammar Khadafi lors de la conférence de la Fermeté le 2 février 1978 à Alger, Algérie. (Photo by Jean-Claude FRANCOLON)

Abdessalam Jalloud , un personaggio di cui la storia finge di dimenticarsi, ma che è stato per tutto il tempo del Governo di Gheddafi il vero Protagonista Politico. Accolto con Onori e Rispetto da tutti i governi democratici e non del mondo. Un personaggio di cui Vi consiglio di studiarne il Pensiero Politico ancora attualissimo dopo decenni.

La Coppia in particolare riceve Lodi ed Onori dalla Francia con Chirac e Messmer che percepiscono immediatamente l’importanza del nuovo stato Socialista Laico che si stava costruendo nel Mediterraneo.

Il governo Francese velocemente si appresta a chiudere accordi di collaborazione nell’area alimentare, trasporti, commercio e finanza.

Lo stesso fanno i manager Agip, “”I manager di una volta”” non solo molto ben visti dal governo libico ma anche dai nativi Berberi della Libia. in breve tempo acquisiscono un ampio potere dispositivo in tema di: Energia, Ambiente, Acqua. La Saipem Costruisce il più grande acquedotto del mondo nel deserto libico. Inoltre a rafforzare gli ottimi rapport creati dai managers Eni, la Libia interviene, fra una tensione e l’altra, più volte finanziariamente a salvare lo stato italiano.

Nel 1976, infatti, la società finanziaria libica Lafico (Libyan Arab Foreign Investment Company) acquista il 15% della Fiat, mentre l’Eni, presente nel paese dal 1959, continua anche in questo periodo l’attività di esplorazione e produzione di petrolio.

.Nell’ultimo decennio di governo, La Libia si muove sempre più velocemente per realizzare il Socialismo Reale, sogno di Aisha e Jalloud: muovendosi nell’area Solidale con gli stati vicini e della innovazione tecnologia, con un forte accento nell’area turistica.

Gheddafi (che non ha mai avuto funzioni oggettive nel parlamento Libico), viene quasi messo da parte dalla figlia confinandolo, da una parte, a bandiera della rivoluzione e dall’altra: il Nonno del Paese.

Bisogna spostarsi allora su altre questioni più concrete e cogenti per capire la RIVOLUZIONE del 2011

Aisha Gadhafi Wedding

Ma allora cosa è disturba così tanto i paesi della Nato al punto di inventarsi una Rivoluzione contro un Dittatore, che aveva creato solo dignità e benessere ai libici.

I LIBERATORI sono attratti famelicamente dalle risorse minerarie Libiche: Gas, Petrolio, Oro, Rame, Cobalto, ma soprattutto COLTAN. Ma non solo c’è un’altra questione strategica a cui si deve porre fine immediatamente.

Ed è il Panarabismo di Ghaddafi, ripreso poi dalla figlia Aisha con Aisha Charitable Foundation;

la volontà cioè molto concreta di mettere insieme gli stati confinanti fino al Tchad con unica moneta e con unico governo ed unica lingua.

Questo si è un grosso problema perchè non solo creava nell’area, rispetto ai paesi vicini Algeria, Tunisia, una superpotenza PANARABA di grossa complessità politica, ma soprattutto liberava dalla Francofonia post coloniale paesi importantissimi per la sopravvivenza della Francia stessa. Mitterand Docet.

Dal momento che già era tutto pronto per proclamare il nuovo stato panafricano, (Aisha infatti intendeva utilizzare 300 miliardi accumulati all’uopo nelle banche svizzere per coniare la nuova moneta), è chiaro che si doveva correre ai ripari subito.

E qui entra in ballo l’ONU

Via libera dall’Onu all’intervento militare in Libia.

Il consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha infatti approvato, IN POCHE ORE, IL 18/03/2011 (mai successo) una risoluzione che prevede l’imposizione di una no-fly zone (il blocco dello spazio aereo) sulla Libia e autorizza il ricorso alla forza contro le truppe di Muammar Gheddafi per proteggere i civili.

La risoluzione – approvata con 10 voti a favore, nessun contrario e con le cinque astensioni di Russia, India, Cina, Germania e Brasile – autorizza in pratica “tutte le misure necessarie” per proteggere i civili, “tranne l’occupazione del Paese africano.”

Naturalmente, Detto fatto si fa ricorso alla forza

Un progetto preparato nei mesi precedenti, considerato che nell’aria di Bengasi già da un anno stazionavano La Legione stranier FRANCESE ed i Seals AMERICANI, per istruire le bande ribelli addestrandoli alle armi Occidentali che arrivavano insieme con carghi di derrate alimentari. Quella che noi in OCCIDENTE CHIAMIAMO CIVILIZZAZIONE

E comincia una guerra Civile sui generis.

Comincia di fatto una battaglia IMPARI per Ghaddafi, che non avendo mai temuto una ribellione non disponeva di un esercito “”propriamente detto”.

E’ stato costretto a fare ricorso a mercenari tchadiani ed usare Pick-UP per rispondere all’invasione occidentale. La campagna militare aerea ha avuto una durata di sette mesi, portando alla fine della dittatura nel mese di ottobre.

In agosto, Tripoli è caduta, e ad ottobre, Gheddafi è stato catturato e ucciso dalle forze ribelli.

Da quel momento lo scenario libico è precipitato in un conflitto reso confuso da contrasti tra gruppi tribali, milizie armate islamiche e centri di potere reduci dal vecchio regime.

Un florido paese Distrutto. La popolazione Benestante costretta a emigrare per fame.

Le forze occidentali che ritenevano di avere conquistato facilmente un paese grande quasi quanto l’Iraq e con una una ricchezza nazionale quattro volte superiore a quella dell’Afghanistan. Sono stati pressochè cacciati in malo modo. La situazione da allora è stata estremamente tumultuosa e violenta. 

La Libia, oggi, è quindi in una situazione molto precaria, così come appare precaria la situazione delle regioni del Sahel e del più ampio Maghreb, a causa dell’attività degli jihadisti in Mali, in Tunisia, in Algeria ed in Egitto.

In particolare si sono create 2 fazioni e 2 governi in cerca di supremazia , una islamica con la coalizione di Qatar, Sudan e Turchia e l’altra “” LAICA”” Egitto ed Emirati Arabi Uniti. Contraddizione più contraddizione meno.

Infine Si Erge ERDOGAN con un piano perfetto.

«La Turchia ha un obiettivo non dichiarato, ma esplicito, in Libia e nel Mar Mediterraneo: estromettere del tutto l’Italia a proprio vantaggio»

 Nel memorandum d’intesa siglato nel novembre 2019 sulla demarcazione dei confini nel Mediterraneo (non riconosciuta dall’Onu, ndr), sponda chiave per le ambizioni turche sulle risorse energetiche contese». Davanti all’iniziativa di Ankara, che va tutta a svantaggio dell’Europa, «Italia, Francia, Grecia, Israele, Egitto paiono tramortiti».

 «per l’Italia il patto marittimo non promette nulla di buono, soprattutto perché presuppone la precedenza alle aziende turche nelle esplorazioni offshore alla ricerca di gas. Ma le nostre imprese rischiano di essere scavalcata anche sulla terraferma. E in questo senso conta di più il patto militare. Dai 2 ai 4 mila mercenari siriani sono ancora in Libia».

Il braccio di ferro tra Italia e Turchia mette a rischio un giro d’affari tra il nostro e il paese anatolico pari a 29 miliardi di euro. Per la Francia uno scacco politico, militare e diplomatico da ricordarsene per secoli, Tuttavia un successo l’ha ottenuto Scongiurando il progetto Panafricano

Il rinnovato dialogo Draghi e Macron riuscirà a trovare barlumi di successo.?? ritengo di no perchè la Francia sa di non potere accansare più nulla. Mentre l’Italia perde tutto.


Esclusive Immagini del vivere quotidiano della famiglia Gaddafi. In un lusso sfrenato ???!


Esclusive Immagini del quotidiano vivere della famiglia Gaddafi. Un lusso sfrenato




. Credits per Tutti I video di cui sopra A Getty Images

I video seguenti, tratti durante l’invasione della Nato, mostrano in maniera autentica la progressione, della Democratizzazione in Libia,
Gredit Fulvio Grimaldi

LIBIA 1 IL giornalismo, quando è INDIPENDENTE fa capire molte cose. E F. Grimaldi è un Grande Semplice Autentico reporter.Attraverso le sue immagini tenterò di raccontarvi la storia vera del Nordafrica. Però quella AUTENTICA. Grazie Fulvio.CREDIT FULVIO GRIMALDI Un giornalista che nell’arco dei suoi 40 anni di carriera ha lavorato per la radio (BBC di Londra), per varie testate giornalistiche (Paese Sera, Giorni-Vie nuove, ABC), e dal 1986 alla RAI, soprattutto come inviato di guerra. Nel marzo 1999, in polemica per la guerra alla Jugoslavia, ha lasciato la tv di StatoAutore fra l’altro delDocufilm “Maledetta Primavera” “Verfluchter Fruehling” Un reportage VISSUTO, sulle STORIE e GEOGRAFIE Nordafricane e molto più

LIBIA 2 ATTACCO A TRIPOLI dalla NATO, cioè da NOI forse anche con URANIO Città completamente Indifesa. in Una giornata NORMALE RACCAPRICCIANTE lo SCHIFO CHE FACCIAMO. I COSIDETTI RIBELLI , nn esistevano. Un apocalisse, Tutti gli aerei PARTITI DA AEROPORTI ITALIANI IL giornalismo, quando è INDIPENDENTE fa capire molte cose. E F. Grimaldi è un Grande Semplice Autentico reporter.Attraverso le sue immagini tenterò di raccontarvi la storia vera del Nordafrica. Però quella AUTENTICA. Grazie Fulvio.CREDIT FULVIO GRIMALDI Un giornalista che nell’arco dei suoi 40 anni di carriera ha lavorato per la radio (BBC di Londra), per varie testate giornalistiche (Paese Sera, Giorni-Vie nuove, ABC), e dal 1986 alla RAI, soprattutto come inviato di guerra. Nel marzo 1999, in polemica per la guerra alla Jugoslavia, ha lasciato la tv di StatoAutore fra l’altro del Docufilm “Maledetta Primavera” “Verfluchter Fruehling” Un reportage VISSUTO, sulle STORIE e GEOGRAFIE Nordafricane e molto più

Libia 3 LA VERITA’. 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗹 𝗩𝗲𝘀𝗰𝗼𝘃𝗼 𝗱𝗶 𝗧𝗿𝗶𝗽𝗼𝗹𝗶 𝗚. 𝗠𝗮𝗿𝘁𝗶𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶che spiega in maniera Autentica, PQ America Francia e Italia, hanno partecipato alla Distruzione della Libia e al massacro di Gheddafi (2011), Estratto da Maledetta Primavera. di F. Grimaldi Un giornalista che nell’arco dei suoi 40 anni di carriera ha lavorato per la radio (BBC di Londra), per varie testate giornalistiche (Paese Sera, Giorni-Vie nuove, ABC), e dal 1986 alla RAI, soprattutto come inviato di guerra. Nel marzo 1999, in polemica per la guerra alla Jugoslavia, ha lasciato la tv di StatoAutore fra l’altro del Docufilm “Maledetta Primavera” “Verfluchter Fruehling” Un reportage VISSUTO, sulle STORIE e GEOGRAFIE Nordafricane e molto più

Un Video che in maniera cronologica e documentale svela la verità Tutta la verità su Gheddafi. Tutto l’affaire Libico documentato.

Libia La verità, Clickate per accedere
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    UNA RICOSTRUZIONE COMPLETA DI QUANTO è SUCCESSO IN PALESTINA DAGLI ANTIPODI


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    Il Mozambico è un Paese dell’Africa Meridionale, la cui estesa costa sull’Oceano Indiano è caratterizzata da popolari spiagge, come quella di Tofo, e da parchi marini in mare aperto. Dell’arcipelago Quirimbas, un gruppo di isole coralline che si estendono per 250 km, fa parte Ibo: quest’isola, ricoperta di mangrovie, ospita rovine di epoca coloniale sopravvissute…


  • Mission Libya The Truth

    Mission Libya The Truth

    Il report riguarda, la ricostruzione progressiva delle “ragioni” che hanno portato l’Occidente tramite la Nato, Compresa l’Italia all’aggressione dello stato Libico. Provocando 50 mila morti, ed un paese distrutto. Libia, quando c’era Gheddafi prima del 2008: La Vita familiare di Gheddafi. Qui di seguito nelle foto con la moglie Safia ed i figli: Saif al-Arab,…


  • CURRICULUM CV French

    CURRICULUM  CV French

    Curriculum Vitae Francais  . PDF


  • Wiki Leaks Cablo

    Wiki Leaks Cablo

    Cablo Decriptato relativo alle posizioni del Governo Berlusconi Cablo Decriptato relativo alle posizioni del Vaticano Cablo Relativo al Gas Russo in Ucraina Interruzione 2009 Vaticano Cablo Relativo al governo Italiano. Saragat, Craxy PER CAPIRE. LE GUERRE DI PACIFICAZIONE Già dal 2008 I ragazzi Boy scout dei WAKKARI, giocavano, a guardia e Ladri Nella repubblica di…


  • Wiki Leaks Assange

    Wiki Leaks Assange

    I cablo della diplomazia USA, rivelati da #WikiLeaks 1. Per spiegarvi la questione del folle aumento della spesa militare dell’Italia al 2% del PIL, per cui gli USA hanno fatto pressioni continue e i nostri governi di destra e sinistra hanno resistito a lungo. Userò i cablo della diplomazia USA, 2. sottolineo che i cablo della…


  • Villa Silini Zliten (Libye)

    Villa Silini  Zliten	 (Libye)

    Silin, à quelques kilomètres de Leptis Magna, est une villa maritime avec des fondations à même la plage. Elle a été découverte, parfaitement conservée sous les dunes, en 1974. Avec plus de 20 pièces et de nombreuses mosaïques, c’est une des villas les mieux aménagées d’Afrique du Nord. Les exceptionnelles mosaïques polychromes du IIe s.…


Linguaggio Etico “Colonizzazione”

Linguaggio Etico    “Colonizzazione” Un mondo Migliore

Il colonialismo  è definito come: l’espansione di una nazione su territori e popoli all’esterno dei suoi confini, spesso per facilitare il dominio economico sulle risorse, il lavoro l’ambiente di questi ultimi.

Il termine indica anche l’insieme di convinzioni impiegate per legittimare o promuovere questo sistema ed in particolare la credenza  che i valori religiosi,  etici e culturali dei colonizzatori siano superiori a quelli dei colonizzati.

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